B—Line è un’azienda specializzata in arredamento di design che, fin dagli esordi, affianca prodotti contemporanei ad evergreen del passato, come il famoso Boby di Joe Colombo.
Progetti concreti, trasversali e flessibili frutto di collaborazioni con designer internazionali e di produzione esclusivamente italiana.
B—Line è un’azienda nata dalla volontà del suo fondatore Giorgio Bordin di ridare vita ad alcune icone storiche del panorama italiano del design. Si tratta di opere scomparse nel corso degli anni e sopraffatte dall’inarrestabile fermento di un mercato fertile di novità. Tra i prodotti rieditati, alcuni sono passati alla storia contaminando il design e l’arte su più fronti, come il famoso Boby di Joe Colombo.
Fin dagli inizi, B—Line affianca alle proprie riedizioni complementi d’arredo contemporanei, frutto di collaborazioni con designer internazionali. Progetti concreti, fruibili e trasversali che hanno l’onere e l’onore di convivere con i grandi capisaldi del design e di convincere in termini di carattere e stile per passare con naturalezza da ambienti domestici a spazi lavorativi e da interno a esterno, zone sempre più ibride e mutevoli come vuole lo stile di vita contemporaneo.
Neuland Paster & Geldmacher

Eva Paster e Michael Geldmacher si incontrano mentre studiano presso la University of Applied Sciences di Monaco e aprono il loro studio “Neuland Industriedesign” nella capitale della Baviera nel 1999. Fino al 2005 Eva e Michael si dedicano al design industriale classico (tecnologia medica, prodotti per l’esterno, giochi e cosmetici). Dal 2005 incominciano a disegnare oggetti d’arredamento per clienti internazionali e ricevono numerosi premi per le loro opere, tra cui il premio Elle Deco Design 2006, una nomination per il Compasso D’Oro 2007, il premio Chicago Good Design, lo IF Product Design Award e una nomination per il Design Award della Repubblica Federale Tedesca.

Oggi Eva Paster e Michael Geldmacher lavorano anche come docenti universitari e condividono lo stesso credo nel design:
“I prodotti sono l’espressione di una visione della vita. Tenendo conto dei cambiamenti nei valori e nei sistemi, ricerchiamo nuove formulazioni. In questo modo, rivalutiamo le funzioni e troviamo una nuova espressione estetica.”