B—Line è un’azienda specializzata in arredamento di design che, fin dagli esordi, affianca prodotti contemporanei ad evergreen del passato, come il famoso Boby di Joe Colombo.
Progetti concreti, trasversali e flessibili frutto di collaborazioni con designer internazionali e di produzione esclusivamente italiana.
B—Line è un’azienda nata dalla volontà del suo fondatore Giorgio Bordin di ridare vita ad alcune icone storiche del panorama italiano del design. Si tratta di opere scomparse nel corso degli anni e sopraffatte dall’inarrestabile fermento di un mercato fertile di novità. Tra i prodotti rieditati, alcuni sono passati alla storia contaminando il design e l’arte su più fronti, come il famoso Boby di Joe Colombo.
Fin dagli inizi, B—Line affianca alle proprie riedizioni complementi d’arredo contemporanei, frutto di collaborazioni con designer internazionali. Progetti concreti, fruibili e trasversali che hanno l’onere e l’onore di convivere con i grandi capisaldi del design e di convincere in termini di carattere e stile per passare con naturalezza da ambienti domestici a spazi lavorativi e da interno a esterno, zone sempre più ibride e mutevoli come vuole lo stile di vita contemporaneo.
Nuovo logo firmato Studio Temp
13 Novembre 2019

Siamo felici di presentarvi il nuovo logo di B—Line disegnato da Studio Temp!

Lo studio grafico, fondato da Fausto Giliberti, Guido Gregorio Daminelli e Marco Fasolini, firma la nuova immagine di B—Line che verrà presentata ufficialmente a gennaio 2020 con il lancio del nuovo sito.

Qui di seguito una breve intervista a Studio Temp sulla loro collaborazione con B—Line:

Vi occupate da più di 10 anni di grafica fino ad ora nel mondo dell’editoria, dell’arte, della moda, e della musica. Come è stata questa prima esperienza nel furniture design e come vi pare questo ambito rispetto agli altri in cui lavorate?
Erano anni che aspettavamo l’occasione per lavorare sull’identità visiva di un brand di furniture design. Quando si lavora col design si può osare nell’essere radicali, senza troppi compromessi.
La complessità è elevata, ci sono molti elementi diversi da considerare, dagli stampi, alla scatole, ai veicoli, al catalogo etc. e permette di fare un lavoro completo.
Inoltre è un ambito legato a una produzione industriale ponderata e pianificata, che quindi ha bisogno di una approccio molto tecnico alla comunicazione. Altri ambiti sono più veloci, nel furniture design serve pensare a progetti che durino negli anni.

Cosa vi ha convinto ad accettare questa sfida?
Prima di tutto ci piace lavorare in tutti i campi del graphic design, è la cosa più bella del nostro lavoro poter fare ogni giorno qualcosa di diverso. Con la proprietà di B—Line abbiamo da subito trovato una comunione di idee e intenti. Il fatto che il contatto fra noi e l’azienda l’abbia intavolato l’art director Maddalena Casadei ci aveva già convinto ancora prima di partire.

Conoscevate l’azienda prima di essere coinvolti nel progetto?
Sì, principalmente per il Boby di Joe Colombo, un pezzo iconico che c’è in tantissimi studi di designer e artisti.

Il rebranding che insieme all’art director state mettendo a punto da quali riflessioni è scaturito?
I prodotti di B—Line hanno un’estetica precisa e forte, serviva un’immagine chiara e bold che li rappresentasse, in netto contrasto con il graphic design “carino” che ormai è lo standard per il furniture design.

Il nuovo logo di B—Line si presenta alquanto diverso, e altrettanto sarà il sito che presenteranno a Gennaio. Siete soddisfatti del modo in cui l’azienda ha risposto agli stimoli?
Molto, cambiare il logo è un processo difficile per un’azienda. Ci sono casi in cui il rebranding fallisce ancora prima di essere realizzato perché c’è troppa paura di cambiare. Giorgio Bordin di B—Line invece ha avuto da subito il coraggio di essere disposto a cambiare.

Tre oggetti di design che avete in casa o studio.
In studio abbiamo:
Lampada Snoopy di Castiglioni per Flos,
Poltrone da ufficio degli Eames per ICF,
Poltrona Traffic di Grcic per Magis.

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Bianca Maria Bertolissi
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